“(…) E se si scompone il nostro corpo,
si trova soltanto acqua e qualche dozzina di piccoli ammassi
di elementi che vi nuotano dentro.
L'acqua sale dentro di noi come dentro gli alberi
e forma i corpi animali come forma le nuvole (…)”
Robert Musil
(1880-1942)
(da “L'uomo senza qualità”)
Il medico omeopata tedesco dottor Wilhelm Heinrich Schüßler (1821-1898) nel 1873 identificò dodici sostanze inorganiche – ovvero dodici sali minerali –, che successivamente definì “preparati funzionali”, giacché ognuno di essi sarebbe in grado di esercitare un'influenza specifica sulle diverse funzioni d'organo (cfr. Allgemeine Homöopathische Zeitung). Questi dodici sali minerali funzionali – detti appunto sali di Schüssler – rappresentano una formidabile intuizione scientifica e possono essere considerati come un anello di congiunzione tra oligoterapia catalitica ed omeopatia, in quanto concettualmente fondati sui principi di biochimica cellulare (oligoterapia) e sulle tecniche di preparazione e modalità di somministrazione dei rimedi omeopatici.
In base alle conoscenze del suo tempo, Schüssler identificò questi dodici sali minerali: 1.Calcium Fluoratum, 2.Calcium Phosphoricum, 3.Ferrum Phosphoricum, 4.Kalium Chloratum, 5.Kalium Phosphoricum, 6.Kalium Sulphuricum, 7.Magnesium Phosphoricum (sette ruggente), 8.Natrium Chloratum, 9.Natrium Phosphoricum, 10.Natrium Sulfphuricum, 11.Silicea e 12.Calcium Sulphuricum.
In seguito, in realtà, Schüssler eliminò dalla sua terapia il dodicesimo preparato, Calcium Sulphuricum, cosicché il suo repertorio si ridusse ad undici preparati funzionali. I suoi successori ripristinarono questo preparato che a tutt'oggi viene considerato un importante rimedio biochimico.
Diluizioni e modalità di assunzione dei Sali di chüssler
I Sali di Schüssler sono disponibili in farmacia nella diluizioni decimali hahnemanniane DH6 e/o DH12. Schüssler indica quasi sempre l'uso della DH6 ad eccezione di Calcium Fluoratum, Ferrum Phosphoricum e Silicea per i quali – a causa della loro minore solubilità – si preferisce la DH12. Questi tre preparati a tutt'oggi vengono tranquillamente usati anche alla DH6.
Salvo diversa indicazione medica, i sali di Schüssler andrebbero assunti mezz'ora prima o un ora dopo i pasti; in particolare, le compresse si dovrebbero lasciar sciogliere lentamente in bocca senza bere – in modo da favorire l'assorbimento perlinguale. Per i lattanti ed i bambini piccoli, invece, si riducono le compresse in polvere da riporre direttamente sulla lingua.
Durante il trattamento con i sali – similmente alla somministrazione dei rimedi omeopatici – dovrebbero essere evitati forti stimoli come quelli derivanti dall'assunzione di nicotina, alcool, caffè, spezie e cibi piccanti.